FRODI ALIMENTARI: SEQUESTRATI FALSI PRODOTTI BIOLOGICI
La Guardia di Finanza di Verona ha sequestrato fabbricati e terreni per un valore di oltre 2,7 milioni di euro all'amministratore di una società per azioni di Casaleone (Verona).
COLTIVARE LE TERRE ABBANDONATE
La proposta di Marco Tacconi è semplice, ci sono tantissimi terreni agricoli incolti e abbandonati, perchè non sollecitare i proprietari che sono interessati a metterli a disposizione?
AIUTIAMO I BAMBINI A MASTICARE LENTAMENTE
Questa maledetta fretta e l’abitudine del “mordi e fuggi”, trasferita ormai anche all’alimentazione, ci portano a ingoiare il cibo invece di masticarlo. Complici anche i tanti prodotti alimentari di cui la pubblicità decanta la sofficità che, una volta messi in bocca, scivolano difilato giù nello stomaco.
GLI ORTI SPUNTANO PURE NELLE AZIENDE
Gli orti urbani hanno ormai superato la fase di semplice moda se, secondo i dati della Coldiretti, circa 21 milioni di italiani che stabilmente o occasionalmente coltivano l’orto o curano il giardino.
TORINO E' LA CITTA' DEI VEGANI
Torino è una città veg. Parlare di numeri non è semplice, ma i vegani a Torino sono tanti, tantissimi. «Forse più che qualsiasi altra città, basta vedere quanti punti vendita di cibo vegano ci sono, e non solo cibo».
sabato 15 dicembre 2012
IL PROGETTO EUROPEO PER PRODOTTI FARMACEUTICI SOSTENIBILI
domenica 9 dicembre 2012
RIFLETTIAMO INSIEME: PRESTO NON CI SARA' PIU' DA MANGIARE PER TUTTI
mangiare per tutti
Il mondo è in una fase di transizione, da un’epoca dominata dal surplus, ad una dominata dalla scarsità. Sono in atto varie tendenze, che interessano sia la domanda che l’offerta e che portano ad un impoverimento delle scorte alimentari mondiali e ad un aumento dei prezzi. Questa situazione non è temporanea, si tratta piuttosto di una transizione di lungo periodo dall’abbondanza alla scarsità. Sotto il punto di vista della domanda c’è l’aumento della popolazione; non è una novità, negli ultimi decenni siamo cresciuti al ritmo di ottanta milioni l’anno. In pratica significa che stasera ci saranno 219.000 persone sedute a cena che ieri sera non c’erano, e che domani ce ne saranno altre 219.000 in più. La crescita della popolazione è continua e non accenna a diminuire. Il secondo elemento che crea l’aumento della richiesta di cibo è l’aumento della ricchezza. Aumentando il reddito, la gente, indipendentemente da dove si trovi, sale nella catena alimentare, e consuma più carne e pollame.
produzione di cibo; il mondo è pieno di terreno che potrebbe essere usato per la produzione di cibo se ci fosse anche l’acqua, ma purtroppo essa manca.
tutte cose che rendono difficile aumentare la produzione ad una velocità tale da soddisfare la domanda.
fine riuscimmo addirittura a superare gli obbiettivi: infatti, invece di produrre 60.000 aereoplani, ne producemmo 129.000.
interno. Così ha avuto inizio l’attuale corsa alla terra, o, se preferite, il movimento di appropriazione di terra.
mettere sotto pressione i nostri leader con il nostro attivismo, con le nostre voci, per mostrar loro non soltanto che essi devono cambiare, ma anche che noi sosteniamo questo cambiamento.venerdì 30 novembre 2012
FARE LA BONIFICA DEI TERRENI INQUINATI CON I FIORI
giovedì 29 novembre 2012
SIAMO IN UN REGIME DI DECRESCITA...INFELICE
e Monti voleva salvare l'Italia ?
La situazione «sta diventando oramai insostenibile», e purtroppo «si cominciano già a registrare i primi focolai di violenza, perché in molte realtà le persone sono disperate, non ce la fanno più, non ci sono più punti di riferimento».
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riflessione di Fabio Salviato, fondatore di Banca Etica
Dopo un anno di cura Monti, il malato Italia sta molto peggio. E il Professore rimedia un bel 4 in pagella. A giudicarlo è Fabio Salviato, fondatore di Banca Etica. Siamo in regime di «decrescita infelice», dice Salviato, «mentre la “decrescita felice” avrebbe potuto generare circuiti virtuosi», capaci di garantire «milioni di nuovi posti di lavoro». Come spiega Maurizio Pallante, teorico italiano della decrescita (cioè: taglio degli sprechi e aumento del lavoro utile), sono enormi i margini economici assicurati da settori strategici come l’energia pulita, la riconversione ecologica del patrimonio edilizio e la gestione dei rifiuti basata sull’industria del recupero e del riciclo della materie prime. A un anno dall’insediamento del super-tecnocrate della Bocconi, riflette Salviato, i media restano morbidi: riconoscono a Monti di aver risollevato l’immagine internazionale dell’Italia. Ma a che prezzo? Come dire: l’operazione è riuscita, ma il paziente è morto.
disperate, non ce la fanno più, non ci sono più punti di riferimento».mercoledì 28 novembre 2012
RIFLETTIAMO INSIEME: LA FORTE RICHIESTA DI ALIMENTI CHE COSTANO POCO
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Ma cos’è questa QUALITA’?
Il concetto di qualità ha molti aspetti: le materie prime, il luogo di produzione, le modalità di produzione, i controlli fatti prima della commercializzazione. Un alimento che costa poco è necessariamente privo di gran parte di questi aspetti.
Se al pubblico in un supermercato una mozzarella costa 40 centesimi dobbiamo dare per scontato che almeno 15 centesimi siano il ricarico di chi vende. Restano 25 centesimi. Il 40% di questa cifra ci dice quanto è stato speso per le materie prime. E vi stupite che le mozzarelle diventino blu? Se potessero diventerebbero rosse. Per la vergogna. A causa delle quote latte siamo costretti a importare latte di qualità molto bassa da paesi in cui le norme igieniche non sono come le nostre, e nei quali gli animali sono allevati in condizioni scandalose. Per renderlo sano o almeno decente dal punto di vista sanitario, viene trattato a caldo con la pastorizzazione, anche per più volte. Pensate che il valore alimentare di questo latte, che ovviamente costa pochissimo, sia lo stesso di quello di una bella vacca felice tenuta al pascolo? E’ sempre latte, certo, ma quanto a valore nutritivo ? Ecco cosa comprate a basso prezzo. Vi ricordo che l’allevamento biologico prevede il pascolo per gli animali. Sarà un caso?

Molti prodotti sono posizionati in punti strategici per stimolarvi all’acquisto. Sono lì a dirvi “comprami, comprami!” Vi siete mai chiesti perché ci sono le caramelle e i cioccolatini proprio vicino alle casse? Perché voi state lì e vi viene la voglia…Osservate il vostro carrello prima di mettervi in fila alle casse: quanti prodotti, tra quelli che avete messo nel carrello, vi servono davvero? Quanti sono destinati ad essere congelati e a farvi consumare energia elettrica per la loro conservazione? Ricordate che anche mantenere nel congelatore gli alimenti è un costo: vi costa circa due euro al chilo al mese. Comprate oggi, pagate oggi e mangerete tra qualche settimana. Forse non c’è poi tutta questa convenienza a fare grandi scorte, non credete?
giovedì 22 novembre 2012
COSA SONO E DOVE SI TROVANO GLI "ALBERGHI DIFFUSI"
di MARTA
mercoledì 21 novembre 2012
UNA "BANCA DELLA TERRA" PER GIOVANI AGRICOLTORI
Alluvioni e prevenzione, la Toscana istituirà una "banca della terra" per giovani agricoltori
martedì 20 novembre 2012
GLI AVANZI ? SI CUCINANO AL SUPERMERCATO
domenica 18 novembre 2012
RIFLETTIAMO INSIEME: FACCIAMO DECRESCERE GLI SPRECHI, NON IL LAVORO
Decrescita non significa diminuzione: se fosse diminuzione, non si uscirebbe dalla logica quantitativa della crescita. Il concetto di decrescita implica l’introduzione di criteri di valutazione qualitativi. Cioè: molte cose che consumiamo, le sprechiamo. Abbiamo delle case che, per essere riscaldate, per ogni metro quadrato consumano mediamente 20 litri di gasolio o 20 metri cubi di metano all’anno, quando in Germania non danno la licenza di abitabilità a case che ne consumino più di 7, e le case migliori ne consumano 1,5. Il problema è che dobbiamo introdurre elementi di valutazione: non tutte le merci che fanno crescere il prodotto interno lordo sono beni, sono utili. E allora, se partiamo da questa premessa, sviluppiamo delle tecnologie in grado di ridurre gli sprechi.














