venerdì 11 ottobre 2013

10 MOTIVI PER SCEGLIERE PRODOTTI "BIO"

Un semplice promemoria sull’utilità del progetto biologico

1. L’affermarsi di agricoltura biologica e allevamento biologico consente un abbattimento della quantità delle sostanze chimiche di sintesi (concimi e pesticidi) immesse nell’aria, nell’acqua, nei terreni e nel nostro corpo. Ciò non è utile solo per chi sceglie un’alimentazione biologica, bensì per tutta la comunità di cittadini.
2. L’incidenza di patologie riferibili all’utilizzo massivo di concimi e pesticidi chimici aumenta fortemente per i lavoratori del settore agricolo, e in generale maggiore è la vicinanza all’appezzamento in cui vengono immessi, anche in riferimento all’inquinamento possibile delle falde acquifere, maggiore è il potenziale patogeno di tali sostanze.
3. Protezione delle future generazioni. Il rischio di essere sottoposti a “dosi massicce” di sostanze tossiche è elevato anche nell’accogliente utero materno. Ormai molti studi scientifici (soprattutto negli Stati Uniti, dove sono presenti le maggiori multinazionali alimentari mondiali) lo dimostrano; questo in aggiunta al fatto che la tolleranza di un bambino alla tossicità di queste sostanze è nettamente inferiore a quella di un adulto, comporta elevati rischi a “basse” concentrazioni, che possono tradursi in problemi all’apparato riproduttivo, al sistema nervoso e insorgenze tumorali.
4. La monocoltura intensiva e l’impiego di fertilizzanti chimici impoveriscono il terreno, e incidono negativamente sulle proprietà nutrizionali degli alimenti, come dimostrato, ad esempio, da uno studio del 2005 riportato su Organic Center State of Science Review, secondo il quale nei prodotti derivanti da agricoltura biologica si riscontrano elevati livelli di sostanze antiossidanti.
5. Oggi molti scienziati affermano ciò che noi cittadini sappiamo da tempo: spesso i cibi biologici, o comunque coltivati in accordo ad una concezione naturale della produzione degli stessi, sono più buoni. Come già accennato, diverse ricerche portano ad affermare che i prodotti biologici hanno un contenuto minore di nitrati e maggiore di antiossidanti.
6. Supporto a piccole aziende. La produzione biologica ben si confà ad aziende non necessariamente pachidermiche. A differenza dei prodotti convenzionali, la cui produzione è tutt’altro che giustamente retribuita (per cui è necessaria la produzione intensiva di grandi quantità), i prodotti biologici assicurano un compenso equo ai produttori, rendendo possibile un’azienda integrata armoniosamente con l’ambiente circostante.
7. E’ interessante osservare con quanta semplicità nuove e non sempre collaudate tecnologie alimentari vengono ammesse dal mercato. L’utilizzo di ormoni della crescita e farmaci antibiotici, l’introduzione degli OGM hanno avuto maggiore attenzione da parte del legislatore di quanta ne attiri il biologico, sia a livello nazionale che, e forse soprattutto, a livello europeo. Questo ha fatto si che nella nostra dieta quotidiana sono ormai costantemente presenti sostanze o “tecnologie alimentari” che fino a qualche anno fa erano assenti, dei quali, è importante sottolineare, non si sa con certezza quali effetti possano avere sulla salute delle persone.
8. Supporta la produzione locale. Il biologico, spesso a km0, oltre a limitare le immissioni inquinanti del trasporto su gomma e l’impiego di imballaggi (packaging), da stimolo all’economia locale e preserva, quando non incrementa, la ricchezza del territorio. Una conseguenza è la totale tracciabilità del prodotto o addirittura la conoscenza diretta del produttore.
9. Promuove la biodiversità. E’ insito nella produzione biologica il ricorso a sementi biologiche, non derivanti da manipolazione genetica o trattamenti che portino allo stesso risultato, quanto più possibile autoctoni (tipici della zona). D’altronde basta visitare un’azienda biologica per rendersi conto della molteplicità biologica che in essa trova accoglienza. Spesso si assiste al ritorno di “fauna nativa”, insomma un’azienda biologica è tale se riesce ad istaurare con la flora e la fauna indigena un rapporto che tenga presente la buona riuscita dei raccolti senza minacciarne l’esistenza. In un certo senso un’azienda biologica può essere vista come l’equivalente di una riforestazione.
10. Rispetta e incrementa la cultura agricola. Il biologico non è necessariamente il sistema di produzione alimentare più efficiente anzi, è più lento, duro, complesso e faticoso. A fronte di questo preserva la biodiversità e le tradizioni locali, limita l’impiego di tossine chimiche e l’impatto ambientale, garantisce standard qualitativi e una completa tracciabilità del prodotto.

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