venerdì 11 ottobre 2013

PERCHE' UTILIZZARE L'OLIO BIOLOGICO ?

Quando si parla di olio di oliva biologico si parla del “re” della dieta mediterranea, alla quale conferisce alcune delle sue caratteristiche di salubrità (dall’azione antiossidante alla regolazione del “colesterolo cattivo” a favore del “colesterolo buono”, benefica a livello cardio-circolatorio); l’area mediterranea è il luogo di quasi esclusiva produzione dell’olio (e quindi di olio bio), con l’Italia fra i maggiori produttori (subito dopo la Spagna). Il crescente interesse nei confronti della produzione e diffusione di olio di oliva bio non può sorprenderci, è chiaro che di fronte ad un alimento a tal punto importante nella nostra dieta e per la nostra salute, non si può non tenere in considerazione l’assenza di sostanze chimiche di sintesi nella coltivazione biologica delle olive, le tecniche utilizzate in frantoio in grado di non alterare le proprietà salutari e organolettiche dell’olio bio e la certezza che le olive utilizzate per produrre olio di oliva bio sono locali, autoctone (e non un mix di olive tra cui olive importate e dall’origine incerta e non tracciabile).

Olio biologico: dalla coltivazione alla raccolta

L’olio biologico per essere definito tale deve seguire le stesse procedure di qualsiasi altro prodotto biologico. Le aziende bio che vogliono produrre olio biologico devono in sostanza attenersi alle indicazioni del Regolamento Comunitario (vedi la sezione Agricoltura biologica) e assoggettarsi ad una serie di rigorosi controlli effettuati dagli organismi di controllo e certificazione dei prodotti biologici. Tale regolamentazione oltre a garantire circa il non utilizzo di sostanze chimiche di sintesi (utilizzate come concimi e pesticidi) impone che le olive siano di provenienza locale garantita al 100%. La raccolta delle olive biologiche avviene tra fine Ottobre e inizio di Novembre (ciò dipende dalle condizioni atmosferiche annuali che interessano l’uliveto), nel momento in cui le olive cominciano a cambiare colore (passando dal verde al nero) e in generale in base a quelle che sono le caratteristiche dell’olio che si vuole produrre (ritardando la raccolta l’acidità aumenta e si ottiene un olio più dolce ma meno fruttato); la raccolta deve avvenire sulla pianta (per garantire le migliori caratteristiche organolettiche dell’olio) preferibilmente a mano (o limitando al minimo l’intervento meccanico) e sempre su reti e mai a terra. Il trasporto in frantoio deve essere sollecito (per evitare fenomeni di fermentazione sul campo) e in cassette “sfinestrate” in grado di assicurare una buona areazione delle olive.

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